01 Dic Settore turistico e SEO: non solo keyword
Settore turistico e SEO: un connubio apparentemente complesso, ma anche un’ottima arma segreta per raggiungere nuovi utenti e aumentare visite e prenotazioni. Ma come fare, nel concreto, a sfruttare a pieno le potenzialità di Internet e dei motori di ricerca per far arrivare i propri contenuti a un pubblico più ampio?
Negli ultimi anni, tra l’avvento di voli low cost, soluzioni di alloggio alternative e, più di recente, gli impedimenti causati dalla pandemia – che ha fatto riscoprire a molti le bellezze locali e la semplicità dei viaggi nazionali – il settore dei viaggi e del turismo è cambiato radicalmente.
Tutto ciò è stato in gran parte accompagnato (e, in molti casi, originato) dalla diffusione capillare di Internet, che ha rivoluzionato il modo di viaggiare e organizzare i propri spostamenti: se prima ci si affidava solo a cataloghi e agenzie di viaggio, a oggi il web pullula di piattaforme e servizi per confrontare prezzi e prenotare in modo agevole le proprie vacanze.
Mentre da un lato questi cambiamenti hanno portato opportunità interessanti per gli operatori del settore turistico, dall’altro rappresentano sicuramente una nuova sfida con cui confrontarsi: oggi non conta più solamente cosa si offre, ma è diventato sempre più rilevante come lo si fa – con quali parole chiave, su quali piattaforme e con quale user experience, tanto per fare qualche esempio.
In particolar modo, settore turistico e SEO sono diventati negli ultimi anni un binomio sempre più imprescindibile per chi usa il web per offrire i propri servizi. Se vuoi scoprire di più su questo argomento e vuoi imparare a trarre il massimo dalle possibilità offerte dalla SEO per aumentare visite e prenotazioni, il nostro articolo di oggi farà decisamente al caso tuo!
Perché la SEO nel settore turistico è importante?
Quasi tutti i viaggiatori, al giorno d’oggi, utilizzano Internet per cercare informazioni, comparare prezzi ed effettuare prenotazioni per i propri viaggi, e già nel 2009 oltre il 50% degli utenti che utilizzavano Internet per questo scopo partivano semplicemente da query sui motori di ricerca. In altre parole, molto spesso gli utenti non sanno bene dove trovare cosa, ma si affidano a Google per cercare (letteralmente) “prezzi voli Roma-New York” o “hotel economici Praga”.
Considerando, quindi, che gli utenti sono spesso pronti a lasciarsi convincere dai risultati di ricerca, il connubio tra settore turistico e SEO diventa fondamentale per riuscire ad aumentare le visite del proprio sito e, di conseguenza, le prenotazioni.
Keyword sì, ma non solo…
Se stai pensando che conciliare settore turistico e SEO voglia dire semplicemente riempire i tuoi contenuti di parole chiave, le famose keyword grazie alle quali il tuo sito potrà schizzare in alto nei motori di ricerca, abbiamo una brutta notizia da darti: purtroppo, nel corso degli anni, l’algoritmo di Google è cambiato costantemente, e a oggi l’unica vera parola chiave da tenere a mente è EAT, una sigla che sta per Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness.
In altre parole, per valutare la pertinenza e l’utilità dei tuoi contenuti, Google non controllerà semplicemente quante/quali parole chiave hai inserito nei tuoi articoli, ma presterà attenzione ad altri aspetti più generali al fine di garantire all’utente una user experience ottimale.
Per puntare sull’Expertise, la competenza, dovrai quindi assicurarti di creare articoli e contenuti dalla struttura chiara e riconoscibile, idealmente con backlink e immagini. In altre parole, un articolo sui migliori alberghi a Venezia avrà poca importanza per Google se si rivelerà semplicemente essere un muro di testo in cui la query compare 15 volte ma senza una struttura adeguata.
Pensa alla tua azienda nel suo insieme
Parlando di settore turistico e SEO, e in particolar modo del già citato paradigma EAT, è importante prestare attenzione ai concetti di Autorevolezza e Affidabilità.
Sebbene questi aspetti siano difficili da misurare, a grandi linee possiamo affermare che è più che mai necessario curare la propria immagine a tutto tondo, guardando oltre il singolo articolo o contenuto.
In parole povere, dovrai far capire ai motori di ricerca che di te ci si può fidare, che sei una fonte di informazione, appunto, affidabile e autorevole.
Ma come si fa nel concreto? Pensa, ad esempio, alla tua presenza globale online: una pagina social in cui raccontare agli utenti il tuo lavoro quotidiano e presentarti come esperto, una sezione “Chi siamo” in cui i nuovi visitatori possano capire chi è l’autore dei vari contenuti, oppure riferimenti e citazioni puntuali nei tuoi articoli che possano supportare i dati e le informazioni da te presentate, tanto per darti qualche suggerimento.
La concorrenza può aiutarti
Il prossimo suggerimento potrebbe sembrarti banale, ma in realtà potrebbe rivelarsi estremamente utile: tieni sempre d’occhio la concorrenza.
In altre parole, se speri di posizionarti in alto nei motori di ricerca, perché non iniziare analizzando chi ha effettivamente raggiunto questo obiettivo? Quali sono i tratti distintivi dei loro siti web, quali le parole chiave che vedi comparire più spesso, come sono strutturati i loro contenuti?
Sia chiaro, non ti stiamo certo dicendo di copiare ciò che fanno gli altri (anche perché, quando si tratta di settore turistico e SEO, copiare anche solo un paio di frasi senza citare le fonti potrebbe rivelarsi davvero controproducente!), ma piuttosto di provare a capire quali scelte e soluzioni si siano rivelate efficaci analizzando chi le ha provate prima di te.
Più visite, sì… ma le conversioni?
Se stai pensando di informarti su settore turistico e SEO perché speri di aumentare le visite ai tuoi contenuti e al tuo sito, non tralasciare un aspetto fondamentale: non sempre più visite al tuo sito si tradurranno in un aumento di vendite e prenotazioni (e, di conseguenza, dei tuoi guadagni).
Con molta probabilità, infatti, gli utenti arriveranno sul tuo sito alla ricerca di specifiche informazioni e, nella migliore delle ipotesi, una volta soddisfatta la loro curiosità chiuderanno la pagina e passeranno avanti – e definiamo questa l’ipotesi migliore perché potrebbe accadere che gli utenti vadano via immediatamente, portando a un aumento del famigerato bounce rate.
Per fare in modo di convertire i tuoi nuovi utenti, quindi, sarà fondamentale terminare sempre i tuoi articoli con una CTA, una call to action che, parlando direttamente ai tuoi clienti, li convincerà a intraprendere una determinata azione (contattaci, prenota ora, scarica l’eBook gratuito).
Ricorda: senza una call to action difficilmente le visite porteranno ad acquisti e prenotazioni!
Ogni lingua è diversa
Naturalmente, quando si parla di settore turistico e SEO, dovrai sempre tenere in considerazione il fattore linguistico, in quanto molti dei tuoi utenti (soprattutto se comunichi in inglese) potrebbero provenire da Paesi e mercati diversi.
Dell’importanza della SEO internazionale abbiamo già ampiamente parlato: soprattutto quando si comunica con un pubblico potenzialmente globale, come nel caso del settore turistico, è indispensabile elaborare strategie diverse sulla base dell’utenza che si sta cercando di raggiungere.
Noi di Creative Words lavoriamo da anni con siti e aziende che vogliono raggiungere nuovi mercati, elaborando strategie SEO personalizzate e creando versioni localizzate di contenuti e siti web adatte ai diversi mercati di destinazione. Se lavori nel settore turistico e vorresti sfruttare al meglio le potenzialità della SEO, contattaci senza impegno per scoprire come possiamo aiutarti.