09 Dic Chatbot e turismo: dalla user experience alla gestione del customer care
Qual è la relazione tra chatbot e turismo? Facciamo un passo indietro: hai mai parlato con un chatbot?
Immagina di voler fare una vacanza: sei sul divano a fantasticare su come impiegare i tuoi meritati giorni di ferie, la prima cosa che facciamo tutti è sicuramente prendere il telefono o il computer e cercare autonomamente le soluzioni che più si confanno alle nostre necessità: quale destinazione scegliere, come arrivarci, dove soggiornare e perché.
Adesso immagina di avere mille domande su ciascuno dei punti sopracitati. Probabilmente stai iniziando ad arrenderti e ad aver bisogno di una vacanza dall’organizzazione della vacanza stessa.
Ma se ci fosse un modo per evitare tutto ciò?
Beh, si dà il caso che qualcosa del genere sia già stato non solo pensato e sviluppato ma anche sempre più diffuso, tanto da far pensare si tratti della nuova frontiera della comunicazione col cliente. La tecnologia in questione è proprio quella dei chatbot, che noi qui prenderemo in considerazione in relazione al turismo.
Ma che cos’è un chatbot?
Come spiega in maniera approfondita anche questo articolo, un chatbot è sostanzialmente un software di intelligenza artificiale in grado di entrare in contatto con il cliente tramite le varie applicazioni di messaggistica (Facebook Messenger, WhatsApp, Wechat), come anche dallo stesso sito che lo implementa.
La tecnologia alla base è quella del Natural Language Processing (NLP), al centro tra linguistica, informatica e intelligenza artificiale, che si occupa di programmare i computer in modo che interpretino e capiscano il contenuto di documenti testuali anche nelle loro sfumature di contesto.
Avete presente quella finestra che si apre quando cliccate su determinati siti web che ti chiede come può esserti d’aiuto? Bene, avete avuto la vostra esperienza con un chatbot.
Lo step successivo è quello di capire come chatbot e turismo combinano i rispettivi mondi di appartenenza.
In generale, quello dell’intelligenza artificiale è diventato uno dei temi più scottanti quasi in ogni ambito del sapere e ovviamente quello linguistico non fa eccezione. Se sei curioso di sapere i suoi diversi modi di applicazione in questo ambito, nel nostro blog trovi un articolo che parla proprio di questo.
Come si intersecano chatbot e turismo?
Un esempio pratico di come chatbot e turismo lavorano insieme, riguarda un sito web di un albergo in grado di rispondere a delle domande preimpostate come: “È possibile ospitare animali?”, “È presente il wi-fi?”, “La colazione è inclusa?” E molte altre ancora.
A questo punto dell’articolo avrete sicuramente già almeno intuito la portata di questo nuovo strumento, soprattutto nell’ambito turistico. Quella in cui viviamo è una realtà in cui tutto è a portata di smartphone, ormai diventato in modo potenzialmente irreversibile una naturale appendice dei nostri arti superiori.
Tutto quello che ci viene in mente, che sia una curiosità o un dubbio, possiamo cercarlo all’interno dei vari motori di ricerca e appagare la nostra sete di informazioni nel giro di pochi secondi.
Non serve essere particolarmente bravi in matematica per capire quanto tempo e risorse si risparmierebbero, o quanto si potrebbero incrementare produttività e profitti se si potesse applicare lo stesso principio al settore del turismo. Un chatbot, infatti, sarebbe in grado di rispondere contemporaneamente alle domande o ai dubbi di centinaia di utenti contemporaneamente, senza contare l’importanza della quantità di dati che potrebbe raccogliere dai potenziali clienti durante la conversazione, utili per il marketing e le sue strategie di vendita.
Che prodigi sarebbe in grado di compiere un chatbot multilingue nel settore del turismo?
Se credi nel potere della localizzazione e nell’importanza della traduzione turistica, non potrai che rimanere entusiasta dei risultati che l’intelligenza artificiale applicata alle lingue ha ottenuto con i più recenti software di chatbot; e se hai un sito web, vorrai sicuramente potenziarlo aggiungendo questo servizio, facendolo tradurre e localizzare in più di una lingua.
A tal proposito abbiamo pubblicato un case study che, oltre a spiegare nel dettaglio il funzionamento dei chatbot, mostra alcuni esempi di questo strumento già in uso all’interno dei sistemi di varie aziende del settore turistico e i loro ottimi risultati.
Fai clic sull’immagine e scarica il case study gratuito!
Un chatbot multilingue sarebbe in grado di interagire contemporaneamente 24/24, con più clienti da ogni parte del mondo, offrendo loro la migliore esperienza di navigazione possibile nonché tutto il supporto e l’assistenza necessari, che solo un servizio clienti nella propria lingua riesce a dare a 360 gradi.
Nel caso di un chatbot localizzato, “interagire” significa dunque entrare in contatto con l’utente fornendogli tutto l’aiuto e le informazioni di cui ha bisogno cercando di ridurre la distanza linguistica e culturale tra le parti.
Conclusioni
Se hai un business, a maggior ragione nel settore del turismo (che più di altri dipende dal coinvolgimento dei clienti), quello di un chatbot è un investimento che sicuramente garantirà un importante ritorno economico che vale la pena considerare. Oltre all’estensione del mercato in cui vendere i propri servizi, l’implementazione di questo servizio permetterebbe di ridurre il numero del personale, che comunque non sarebbe in grado di performare come questo strumento di intelligenza artificiale.
Come nel caso del tuo e-commerce e, in generale, del servizio che vuoi offrire, è fondamentale avere la certezza di una traduzione corretta, professionale ed efficace, che non può essere lasciata a mani inesperte.
Creative Words ha da sempre avuto un riguardo particolare nei confronti dell’intelligenza artificiale. I chatbot rappresentano soltanto uno dei tanti esempi dei prodotti a cui ha lavorato, oltre ad avere molta esperienza nel settore della traduzione turistica e nella localizzazione.
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