Perché scommettere sul mercato italiano nel settore della localizzazione?

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Perché scommettere sul mercato italiano nel settore della localizzazione?


 

 

La localizzazione di siti web, prodotti, software, piattaforme e-commerce (o di qualsiasi altra cosa) è una risorsa essenziale per promuovere il tuo business sia nel mercato italiano che in tutto il mondo.

Non solo, può anche dare vita a un pubblico del tutto nuovo nei settori in cui già operi. Di fatto, localizzare i tuoi contenuti avrà soltanto effetti positivi sul tuo business:

  • Prima di tutto, ricordiamoci che il 72,4% dei consumatori globali, per fare acquisti online, preferirebbe navigare su un sito web nella propria lingua e che il 55% di loro farebbe acquisti solo se il sito fosse nella loro lingua madre.
  • Amplierà il tuo pubblico in maniera significativa: entrare in nuovi mercati con un prodotto localizzato è un buon modo per stabilire una presenza forte in quel mercato.
  • Aumenterà la brand loyalty: sarà più facile creare un legame con i tuoi consumatori se parlate la stessa lingua.
  • Soddisfazione del cliente: dimostrando il tuo impegno nei confronti di un pubblico specifico, la fiducia dei clienti aumenterà.
  • Ti darà la possibilità di offrire esperienze personalizzate sui mercati locali, con uno sguardo globale: nessun approccio glocal sarebbe completo senza la localizzazione.

 

E il mercato italiano?

 

Affrontiamo subito un problema che spesso si tende a ignorare: gli italiani non parlano inglese. Consulta il nostro ultimo articolo per un approfondimento con dati più concreti riguardo a questa spinosa questione. Morale della favola, la popolazione italiana possiede discrete competenze nella lingua inglese ma anche una bassa tolleranza della stessa. [2] Stiamo parlando di una combinazione piuttosto efficace, poiché significa che qualsiasi contenuto localizzato in italiano avrà una maggiore probabilità di “rimanere impresso” alle persone che non hanno alcun problema a leggere contenuti in inglese ma preferiscono l’italiano e, allo stesso tempo, raggiungerà nuovi clienti.

Mettiamo a confronto questa situazione, per esempio, con i Paesi Bassi, dove sia le competenze nella lingua inglese sia la relativa tolleranza sono piuttosto alte: la localizzazione di contenuti in olandese, nei Paesi Bassi, potrebbe essere una proposta meno allettante della localizzazione di contenuti in italiano, in Italia (ciò non significa che non possa andare bene: la localizzazione è quasi sempre un’ottima idea!). Questa è una prima buona ragione per scegliere di localizzare i tuoi contenuti in italiano.

Un aspetto ancora più interessante da considerare è che, sebbene gli italiani non abbiano elevate competenze nella lingua inglese, cominciano a sentirsi sempre più a loro agio nel fare shopping online.

 

I numeri di Nimdzi Insights

Diamo un’occhiata ai numeri di Nimdzi Insights per comprendere meglio lo stato dell’e-commerce in Italia:

  • Nel 2019, il fatturato totale dell’e-commerce in Italia ammontava a 15,23 miliardi di dollari, destinato a raggiungere i 23,5 miliardi nel 2023. Una crescita notevole!
  • Il 92% della popolazione italiana (60 milioni) è connessa a Internet: i social media costituiscono un elemento trainante per lo shopping online.
  • Lo shopping tramite browser o App mobile è piuttosto comune.
  • Gli annunci localizzati influenzano l’acquisto: il 64,67% degli utenti dichiara di preferire che il produttore o il fornitore di servizi offra annunci nella sua lingua madre.
  • Il 92,7% degli utenti, sui siti web, sceglierà come lingua l’italiano invece che l’inglese.

In definitiva, questa linea di ricerca dimostra che, se i contenuti venissero tradotti in italiano, il 70% dei clienti ne sarebbe più interessato (o, addirittura, se ne interesserebbe per la prima volta, dal momento che prima non poteva avvicinarli!). Non male, vero?

Se ci aggiungiamo che l’Italia è una forte economia e un attore importante sui mercati europei e globali, all’8° posto nella classifica del PIL mondiale e spesso considerato un Paese molto ricercato da un punto di vista culturale (le aziende adorano l’Italia), ne risulta un caso abbastanza forte a favore della localizzazione in italiano.

 

Italia: uno dei mercati “core” per la localizzazione

Naturalmente, non sarai il primo (e questo dovrebbe proprio essere il motivo migliore per farlo). L’Italia è considerata uno dei mercati “core” per la localizzazione: inglese, francese, tedesco e spagnolo, insieme all’italiano, formano la sigla “EFIGS”, a cui si aggiungono portoghese, russo, cinese, giapponese e coreano (CCJK). In una classifica ipotetica, sarebbe la 6° lingua scelta per la localizzazione, dopo inglese, cinese, spagnolo, tedesco, giapponese e francese. Non è affatto male, considerando che tra tutte quelle qui presenti, l’italiano è senza dubbio la lingua con meno madrelingua: siamo pochi ma ci facciamo sentire!

alleanza tra comunicazione e traduzione

Ammetto di aver mentito, perché c’è un altro problema da affrontare che non può essere ignorato: non considerare l’effetto che la pandemia di COVID-19 ha avuto e continua ad avere sull’e-commerce e sullo shopping online sarebbe ridicolo. Benché sia certamente troppo presto per affermare che l’aumento dello shopping online, generato dalla pandemia, durerà e segnerà un suo graduale passaggio su larga scala, quel che è certo è che ne abbiamo avvertito gli effetti e che è diventato non solo più conveniente ma, una necessità per molte persone e Paesi in cui è stato istituito un lockdown.

Secondo GamesIndustry.biz, i download dei videogiochi digitali sono aumentati in modo vertiginoso a metà marzo 2020, durante la prima settimana di lockdown: del 175% in Italia e del 180% in Francia. Questo è solo un esempio, ma l’industria del gaming  non è l’unica che ha visto un aumento delle vendite durante la pandemia. Si tratta, senza dubbio, di uno scoglio da superare per entrare in un nuovo mercato e capire il modo in cui farlo: meglio essere preparati e avere pronta una strategia di localizzazione!

 


Mirco Carlini
m.carlini@stats.dpsonline.it

Traduttore e post-editor, lettore instancabile, amante dei videogiochi, ama le passeggiate in montagna e le nuotate al mare. Gli insegnamenti dei Simpson sono la sua filosofia di vita.



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