10 Feb Traduzione giurata: cos’è, chi può farla e quando è necessaria
Avrai sicuramente sentito parlare di traduzione giurata, spesso utilizzata per documenti in ambito giuridico-finanziario: si tratta di un processo che comporta un ulteriore step da parte del traduttore al fine di certificare legalmente l’accuratezza della sua traduzione. Ma come funziona precisamente, e che validità ha una traduzione giurata?
Quando si parla di traduzione giurata, non è improbabile immaginare un traduttore in tribunale che, magari con la mano sul cuore, si trovi a giurare fedelmente di aver tradotto correttamente il testo di partenza.
Sebbene piuttosto romanzata, una visione del genere in realtà non è troppo lontana dalla realtà: affinché una traduzione giurata sia valida, infatti, in molti paesi è necessario che il traduttore si rechi personalmente in tribunale per giurare, o asseverare, la fedeltà della sua traduzione.
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Se invece vuoi avere maggiori informazioni sulla traduzione giurata, continua a leggere il nostro articolo.
Cos’è una traduzione giurata
Naturalmente, partiamo dalle basi: cosa intendiamo per traduzione giurata?
In generale, potremmo definirla una traduzione per la quale il traduttore si assume responsabilità legale e penale, certificando fedelmente di aver tradotto in modo conforme all’originale.
Il processo di giuramento (noto anche come asseverazione) è diverso da paese a paese:
in Italia, ad esempio, il traduttore deve recarsi personalmente in tribunale e firmare un verbale di giuramento. A questo punto, il documento originale, la traduzione e il verbale andranno pinzati insieme e non potranno più essere separati. Il processo richiede anche il pagamento di diverse marche da bollo di 16 EUR.
A prescindere dal Paese, una precisazione è d’obbligo: una traduzione giurata non certifica il valore legale del documento originale, ma solo la fedeltà della traduzione in sé.
In altre parole, attraverso l’asseverazione il traduttore non si assume la responsabilità dei contenuti originali, ma solo della sua traduzione. Se si vuole invece certificare anche il documento di partenza, ci sarà bisogno di una legalizzazione, o traduzione legalizzata, un processo più complesso e di cui abbiamo parlato nel dettaglio di recente.
Chi può fare una traduzione giurata
In generale, quando si parla di traduzione giurata e in particolar modo di traduttori giurati, si fa riferimento a paesi che adottano la cosiddetta Civil Law, quali Italia, Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e molti altri.
In questi paesi, infatti, una traduzione giurata potrà essere eseguita solo da un traduttore giurato, un professionista certificato e iscritto a specifici enti pubblici: in Italia, ad esempio, un traduttore che voglia diventare giurato dovrà solitamente iscriversi alla Camera di Commercio (CCIAA) e/o all’albo CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio) della propria provincia di residenza. Tuttavia, i requisiti potrebbero variare da provincia a provincia, ed è sempre consigliabile informarsi sull’iter specifico nella propria zona di residenza.
Nei paesi che non adottano la Civil Law, invece, tecnicamente chiunque può diventare un traduttore giurato: il traduttore, infatti, potrà assumersi la responsabilità legale della sua traduzione con una semplice dichiarazione scritta. Tuttavia, se il documento dovrà essere utilizzato all’estero, potrebbe essere richiesta anche una “notarizzazione” della traduzione.
Prima di affidarsi a un traduttore giurato, quindi, il nostro consiglio è di verificare gli specifici criteri per le traduzioni giurate nel proprio Paese di residenza, così da evitare errori che potrebbero causare problemi e rallentamenti nelle successive procedure legali.
Quando è necessaria
Ora che abbiamo scoperto che cos’è una traduzione giurata e abbiamo visto come il procedimento per giurare una traduzione vari da paese a paese, proviamo a rispondere a un’altra domanda: quando può servire, e quali sono i documenti che solitamente richiedono una traduzione di questo tipo?
In generale, una traduzione giurata è necessaria nel caso di documenti giuridici attestanti informazioni ufficiali. Pensiamo ad esempio a certificati di nascita, di matrimonio o di morte, atti notarili e altre certificazioni legali. In tutti questi casi è indispensabile certificare la correttezza e l’accuratezza della traduzione in un’altra lingua.
Tuttavia, è spesso richiesta anche in altri casi, ad esempio per certificati scolastici, pagelle e certificati di laurea, ma anche per documenti finanziari quali estratti conto, bilanci societari, documenti pensionistici e molto altro.
Molto spesso sono gli enti legali stessi a richiederla per poter processare richieste o emettere determinati documenti (ad esempio un certificato di residenza estero). In altri casi, invece, spesso per eccesso di zelo, è la persona a fornire traduzioni giurate dei propri documenti anche quando non necessario.
Traduzione giurata: ne basta una per tutto il mondo?
Giunti alla fine del nostro articolo, vogliamo provare a rispondere a un altro dubbio molto frequente.
Si tende spesso a pensare, infatti, che una traduzione giurata sia universale: facendo giurare in Italia una traduzione dall’inglese all’italiano, ad esempio, molti ritengono che questa possa essere valida anche in un altro paese. Ma è davvero così?
In realtà, la situazione è leggermente più complessa.
Innanzitutto, per rispondere alla domanda principale, specifichiamo che è valida solo a livello nazionale: se un documento viene tradotto e asseverato in Italia, quindi, tale asseverazione sarà accettabile solo in Italia.
Inoltre, non dimentichiamo la questione linguistica: se ci troviamo in Germania, ad esempio, e ci viene richiesta una traduzione giurata in tedesco, naturalmente una traduzione asseverata in Italia (e fatta quindi in italiano) non sarà accettata.
E se invece si volesse utilizzare in Austria una traduzione asseverata in Germania, oppure in Svizzera francese una traduzione giurata in Francia? Il fatto che la lingua sia la stessa dovrebbe rendere automaticamente accettata l’asseverazione estera?
Anche in questo caso, purtroppo, la risposta è negativa: come abbiamo detto, ogni paese ha le proprie regole in tal senso, e i criteri per la validità di una traduzione giurata variano da Stato a Stato. In generale, quindi, il nostro consiglio è di far sempre asseverare la traduzione nel paese in cui questa è stata richiesta e sarà utilizzata.
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