Traduzione automatica e post-editing: strategie per il proprio business

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Traduzione automatica e post-editing: strategie per il proprio business


Hai mai sentito parlare di traduzione automatica e post-editing?

Qualsiasi business che voglia espandersi a livello internazionale necessita di servizi di traduzione specializzati, professionali e all’avanguardia. Nel caso particolare di imprese che possiedono un e-commerce, ad esempio, una traduzione e una localizzazione accurate di tutti i contenuti risultano fondamentali. Non solo per costruire fiducia nel brand e per fidelizzare i nuovi clienti, ma anche per migliorare le prestazioni SEO del sito web dedicato.
In generale, viviamo in un mondo in cui la quantità di informazioni e di contenuti prodotti aumenta in modo esponenziale. Come fare, dunque, a tradurre in modo efficace e con un time-to-market ridotto?

Sicuramente una valida opzione per un’azienda è la traduzione automatica o machine translation. Si tratta della traduzione effettuata da un software, da un portale o da un sito web. Questa soluzione, tuttavia, presenta dei pro e dei contro. I motori di traduzione automatica possono tradurre fino a milioni di parole all’ora. Permettono, di conseguenza, di ridurre notevolmente i costi destinati a questo servizio. Tuttavia, nonostante i progressi compiuti dai motori di traduzione automatica, un sapore robotico è tutt’ora presente nell’output di una macchina e ciò rende ancora necessario l’intervento dell’uomo.

Per questo motivo è importante, per un’azienda, pianificare una strategia che sappia raggiungere un equilibrio ottimale tra rapidità, convenienza e qualità. Allocando un budget dedicato all’impiego di un traduttore umano esperto e madrelingua nella rielaborazione dell’output di un motore automatico. Quindi che svolga quello che viene chiamato post-editing (MTPE, Machine translation post-editing).

I servizi di traduzione automatica e post-editing a cura di un traduttore umano non sono rapidi tanto quanto il processo automatico puro. Sicuramente comportano costi maggiori a breve termine. Ma di certo offrono risultati più precisi e professionali, oltre a garantire un impatto positivo a lungo termine per l’immagine dell’azienda. Lo scopo del post-editing è quello di produrre traduzioni di buona qualità, con il minor dispendio possibile di tempo e denaro, traendo vantaggio dalla macchina per la traduzione di volumi molto elevati di parole e intervenendo solo dove necessario.

 

Traduzione automatica e post-editing: una soluzione flessibile

La combinazione di traduzione automatica e post-editing è una soluzione molto flessibile. Sia per quanto riguarda la scelta dei motori di traduzione automatica che il livello di post-editing.

Tra i diversi motori di traduzione automatica troviamo:traduzione automatica post editing

  • i motori basati su regole (RBMT, Rule-based Machine Translation), i primi ad essere stati sviluppati, basati su un numero elevato di regole linguistiche, grammaticali e sintattiche, impostate dai programmatori. L’output prodotto da queste macchine spesso può risultare innaturale. Poco scorrevole. Oppure presentare errori di terminologia, in quanto il software fatica a riconoscere il contesto specifico del termine.
  • i motori che funzionano su base statistica (SMT, Statistical Machine Translation), sviluppati successivamente, in cui la miglior traduzione possibile viene proposta sulla base di parametri statistici. La traduzione è fluida e risulta nel complesso migliore rispetto a quella prodotta dai motori basati su regole. Tuttavia, può presentare degli errori grammaticali o di punteggiatura. In generale questi motori forniscono degli output di buona qualità solo se addestrati utilizzando corpora estesi, pertinenti e soprattutto qualificati.
  • i motori ibridi combinano le metodologie basate su regole con quelle statistiche. Hanno lo scopo di sviluppare diverse strategie di risoluzione a seconda dello specifico problema traduttivo da affrontare.
  • i motori neurali (NMT, Neural Machine Translation), i più recenti e più avanzati del settore. Sfruttano l’applicazione dell’intelligenza artificiale al campo della traduzione. Il software, a fronte dell’inserimento nel motore di grossi corpora bilingui, sceglie in modo autonomo quale sia la traduzione migliore. Ed è anche in grado di apprendere e migliorarsi dal feedback di un traduttore umano. Nonostante gli ottimi risultati, questi motori commettono ancora errori di concordanza e possono avere difficoltà nella traduzione di termini molto tecnici o di testi poco espliciti.

In generale, un traduttore con un’ottima conoscenza della tecnologia, che sappia dove intervenire per poter migliorare l’output della macchina, e un cliente informato e disposto a supportare adeguatamente i post-editor, possono essere la chiave per scegliere e utilizzare con successo una strategia che combini traduzione automatica e post-editing. Un cliente che, per l’addestramento di un motore statistico (SMT), mettesse a disposizione corpora sull’odontoiatria per tradurre testi contrattuali otterrebbe risultati scarsi o inutilizzabili. Inoltre, ciò richiederebbe uno sforzo eccessivo da parte del post-editor. Con conseguente perdita dei vantaggi, in termini di tempo e denaro, rispetto a una traduzione totalmente umana.

Esistono infatti varie tipologie di post-editing:

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  • nessun post-editing: il testo tradotto automaticamente non viene revisionato. Se il budget a disposizione è pressoché nullo e le tempistiche di consegna del prodotto sono molto ridotte, rappresenta la soluzione più vantaggiosa.
  • full post-editing: il testo viene revisionato in modo approfondito da un traduttore umano, che si occupa di controllare, ad esempio, che non siano presenti errori grammaticali, sintattici, terminologici e stilistici. Si tratta della soluzione più costosa e di quella meno rapida, ma l’output finale presenta una qualità molto elevata ed è potenzialmente indistinguibile da una traduzione umana.
  • light post-editing: si revisiona il testo in modo tale che il contenuto sia comprensibile. Non si presta particolare attenzione allo stile o alla qualità finale e si utilizza il più possibile l’output della macchina. Si tratta di una soluzione intermedia che può avere molti vantaggi in termini sia di costi sia di tempistiche.

 

Quali fattori tenere in considerazione 

Per determinare quale sia la migliore strategia di traduzione automatica e post-editing per il proprio business è necessario affidarsi all’aiuto di esperti e, in ogni caso, tenere in considerazione una serie di fattori.

La coppia linguistica

La traduzione automatica funziona molto meglio con le coppie di lingue che appartengono alla stessa famiglia linguistica e che condividono determinate strutture grammaticali. Se un’azienda ha necessità di tradurre dall’inglese al tedesco, entrambe lingue indoeuropee, potrà più facilmente fare affidamento alla traduzione automatica senza post-editing; se invece ha necessità di tradurre dall’inglese al giapponese, lingua nipponica, la traduzione automatica farà fatica a gestire le differenze linguistiche e le possibili ambiguità, rendendo necessario e più sicuro l’intervento di un post-editor per veicolare il messaggio corretto.

La destinazione d’uso

Se la traduzione è finalizzata alla semplice comprensione del testo di partenza, allora la traduzione automatica può essere una buona strategia. Per esempio, la traduzione automatica senza post-editing risulta vantaggiosa per la traduzione di contenuti a bassa visibilità, come documenti a circolazione interna, contenuti generati dagli utenti oppure domande e risposte all’interno di un forum. Se, al contrario, il documento è destinato alla pubblicazione e alla circolazione esterna oppure se contiene un linguaggio settoriale molto specifico, l’intervento più o meno massiccio di un post-editor diventa fondamentale.

La tipologia testuale

I testi standardizzati e i contenuti redatti in lingua controllata (caratterizzata dall’uso di frasi semplici, prive di sinonimi, non ambigue e da una terminologia coerente) sono particolarmente adatti alla combinazione di traduzione automatica e post-editing, in quanto contenenti molte ripetizioni e volutamente meno curati dal punto di vista stilistico. La scelta tra light e full post-editing, in questo caso, dipende principalmente dal livello di accuratezza desiderato e anche dalla destinazione d’uso. Il post-editing di un libro di ricette sarà meno invasivo di quello di un manuale utente, che a sua volta richiederà un’attenzione diversa rispetto al post-editing di un brevetto. All’aumentare delle implicazioni legali, l’importanza di un post-editing accurato cresce di pari passo.
Agli antipodi troviamo invece i testi creativi come la letteratura, la poesia e il contenuto pubblicitario, che vivono della ricchezza e della varietà del linguaggio. In questi casi la conoscenza della cultura del pubblico di arrivo diventa fondamentale; perciò, sarà preferibile affidarsi a una traduzione umana oppure, come nel caso dell’adattamento di uno slogan o di un messaggio pubblicitario, alla transcreation, ovvero a una traduzione creativa che sappia rendere il messaggio efficace tanto nel mercato di destinazione quanto in quello di partenza.

Le esigenze delle traduzioni aziendali sono uniche. Se vi interessa scoprire di più sui servizi di traduzione automatica e post-editing offerti da Creative Words e capire quale soluzione tecnologica potrebbe rispondere meglio alle vostre esigenze, non esitate a contattarci per scoprire in che modo possiamo aiutarvi.

 

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Agnese Verdina

Appassionata di danza classica e canto, compensa gli anni di dieta da ballerina abusando di dolci. Precisa e pignola, cerca sempre di dare il massimo in ciò in cui si cimenta.


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