Screen reader: un prezioso strumento per l’accessibilità

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Screen reader: un prezioso strumento per l’accessibilità


Questo articolo fa parte di una serie di post sull’accessibilità qui sul blog di Creative Words. Come sappiamo, lo scopo per cui la traduzione e la localizzazione nascono è quello di portare più contenuti possibili a più persone possibili. Il tema dell’accessibilità è una naturale prosecuzione di questo concetto. Continuate a seguirci per iniziare a conoscere un aspetto vasto e cruciale del nostro settore.

 

Che cosa sono gli screen reader e chi li utilizza?

Per una persona non vedente o ipovedente, l’utilizzo di un computer per aprire file, scrivere e leggere documenti o semplicemente navigare sui siti web pone delle difficoltà pressoché insormontabili. Fortunatamente esistono vari strumenti e tecnologie che consentono di superare tali difficoltà. Uno di questi è il lettore di schermo, chiamato spesso con il termine inglese screen reader.

Uno screen reader è un software di tecnologia assistiva che identifica e interpreta ciò che è visualizzato sullo schermo e lo rende fruibile alle persone non vedenti o ipovedenti tramite la sintesi vocale e/o l’invio di un output a uno schermo Braille. La sintesi vocale è fornita in genere da un software integrato nello screen reader.

screen reader esempi

Lo schermo Braille, anche detto display Braille, è invece un dispositivo hardware di tipo tattile che interpreta l’output del lettore dello schermo e lo converte in caratteri Braille tramite dei punti in rilievo all’interno di una o più righe di celle. I caratteri Braille cambiano contestualmente alle informazioni visualizzate sullo schermo del computer, consentendo quindi di leggere le informazioni in tempo reale. È possibile usare i due strumenti separatamente, ma il display Braille è più spesso usato insieme alla sintesi vocale.

Lo screen reader interagisce con il sistema operativo o con API dedicate all’accessibilità per fornire informazioni su elementi quali icone, menu, pulsanti, finestre di dialogo, testo, file, cartelle, ecc. e per leggere documenti e pagine web. Gli screen reader vengono inoltre utilizzati per leggere libri digitali nei lettori di ebook che li supportano.

Poiché la maggior parte degli utenti con disabilità visive non utilizza un mouse, tutti gli screen reader prevedono l’uso di comandi da tastiera per eseguire le varie operazioni, ad esempio leggere una parte di un documento, spostarsi all’interno delle pagine web, aprire e chiudere file, ascoltare musica, ecc. Combinando tali comandi con quelli del sistema operativo, un utente non vedente può eseguire tutte le operazioni rese possibili da un computer. Ogni screen reader utilizza comandi diversi, quindi gli utenti tendono a scegliere un software e a non cambiarlo poiché imparare un gran numero di comandi da tastiera è molto impegnativo.

 

Esempi di screen reader

I principali sistemi operativi sono dotati di uno screen reader integrato. I sistemi operativi Windows includono Assistente vocale, i sistemi operativi Apple includono VoiceOver, Android fornisce Talkback e ChromeOS consente di utilizzare ChromeVox. Oltre a questi, è molto utilizzato il software commerciale JAWS ed esistono anche screen reader gratuiti e open source come NDVA per Windows e Speakup e Orca per sistemi Linux.

Oltre agli screen reader, anche gli assistenti virtuali a volte possono essere utilizzati per leggere contenuti in forma scritta (pagine web, documenti PDF, e-mail, ecc.). Gli esempi più noti sono Siri di Apple, Assistente Google e Amazon Alexa.

 

Progettare contenuti accessibili

Affinché contenuti quali pagine web e documenti siano accessibili alle persone con disabilità visiva, non è sufficiente l’utilizzo di uno screen reader. Tali contenuti devono essere strutturati e progettati rispettando particolari requisiti tecnici di accessibilità in modo da essere privi di “barriere architettoniche informatiche” e poter essere letti in modo efficace da uno screen reader.

Tali requisiti sono indicati in vari documenti e linee guida, di cui i più rappresentativi sono le Linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web (WCAG) 2.1 e lo standard PDF/UA (ISO 14289-1). Oltre a queste, esistono a livello legislativo diverse normative tese a garantire l’accessibilità di contenuti web, documenti, app per dispositivi mobili e altri tipi di contenuti prodotti da enti pubblici stabilendone i requisiti minimi. Segnaliamo in particolare la Direttiva UE 2016/2102, l’Atto europeo sull’accessibilità (al momento in fase di implementazione e che entrerà in vigore nel 2025) e la legge federale statunitense Section 508.

Un documento PDF, ad esempio, per essere accessibile deve innanzitutto essere composto da testo e non da immagini che rappresentano testo. Questo però non basta: per essere realmente utilizzabile da una persona non vedente, deve includere elementi leggibili dallo screen reader quali indice, titoli, intestazioni, numeri di pagina ed etichette. Senza tali elementi, l’utente potrebbe dover ascoltare la lettura dell’intero documento prima di riuscire a trovare il punto desiderato, operazione particolarmente lunga nel caso di documenti con un gran numero di pagine.

 

Considerazioni finali

Per semplificare, uno screen reader è un’interfaccia alternativa a quella grafica visualizzata sul monitor che offre un’interazione di tipo vocale e/o tattile anziché visiva. Esistono ovviamente delle difficoltà nell’usare con uno screen reader un sistema operativo progettato per un’interazione visiva, ma un utente non vedente esperto è comunque in grado di sfruttare gran parte delle potenzialità offerte da un computer, se non tutte.

In questo articolo abbiamo provato a spiegare in maniera molto concisa che cos’è e come si utilizza uno screen reader. Tuttavia, se ancora non fosse chiaro, il modo più semplice per capirlo è guardare un video dimostrativo come questo che illustra l’utilizzo di questo prezioso strumento nella pratica.

 

foto marco

 

Marco Russo

Amante della musica in tutte le sue forme, si diletta a suonare la batteria in diversi gruppi che vanno dal punk alla dark new wave. Trascorre il resto del tempo libero a formattare i PC degli altri.


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