L’inclusività di genere nella traduzione

L’inclusività di genere nella traduzione


Il linguaggio è uno strumento potente che plasma le nostre percezioni e influenza le nostre interazioni. Nel campo della traduzione, le scelte lessicali hanno un peso significativo, in particolare quando si parla di inclusività di genere.

In questo articolo approfondiremo l’importanza di , esplorando le sfide, le soluzioni innovative e i passi concreti che i possono compiere per promuovere un mondo più inclusivo.

La sfida dell’inclusività di genere nella traduzione

Di recente abbiamo partecipato a una chiamata con un cliente che voleva rendere i suoi prodotti più inclusivi anche dal punto di vista linguistico.

Come molti di voi sapranno, per lingue come l’italiano questa è una sfida particolarmente

gender neutral

difficile.

La lingua italiana adotta di default forme maschili quando si rivolge a gruppi misti o non specificati: non esiste ancora uno standard per trasmettere efficacemente la neutralità di genere, e il modo più comune per farlo è quello di riorganizzare le frasi in modo da non dover esprimere a tutti i costi il genere della persona a cui ci si riferisce.

In breve, questa è una vera e propria sfida per molti traduttori che lavorano con l’inglese come lingua di partenza, in cui un sostantivo non ha necessariamente un genere associato.

Siamo rimasti positivamente colpiti dal fatto che per questo cliente rendere le proprie comunicazioni neutre dal punto di vista del genere fosse una vera priorità.

 

Soluzioni innovative: superare le norme di genere nel linguaggio

Mentre celebriamo il Pride Month, è essenziale riflettere sul ruolo del linguaggio nella promozione dell’inclusività. Nella traduzione, la neutralità di genere può avere un impatto significativo. Come professionisti del settore linguistico, abbiamo il potere perpetuare gli stereotipi o promuovere l’inclusività attraverso le nostre traduzioni.

linguaggio inclusivoLa lingua plasma la nostra realtà e influenza le nostre percezioni. Nella traduzione, il mancato utilizzo di un linguaggio gender-neutral può rafforzare stereotipi dannosi ed escludere, ad esempio, le persone non binarie. La sfida dell’inclusività di genere nel linguaggio si estende oltre la traduzione, al modo in cui le lingue strutturano intrinsecamente il genere.

Per esempio, in italiano stanno emergendo soluzioni innovative per affrontare questo problema. Alcuni utilizzano lo schwa (ə) o l’asterisco (*) per creare parole gender-neutral, come “studenteə” o “studente*”.

Sebbene queste forme non siano ancora ampiamente accettate o standardizzate, rappresentano un passo significativo verso pratiche linguistiche più inclusive.

 

Smascherare i pregiudizi: l’inclusività di genere nella Machine Translation

Se avete familiarità con il post-editing, avrete notato che i sistemi di Machine Translation spesso rispecchiano i pregiudizi sociali presenti nei loro dati di addestramento.

Ad esempio, se si inserisce in un motore di traduzione automatica la frase in inglese “The nurse completed the report”, probabilmente si otterrà “L’infermiera ha completato la relazione” come risultato in italiano. “L’infermiera” è quindi tradotto al femminile, e ciò sembra suggerire implicitamente che le infermiere siano sempre di sesso femminile. Allo stesso modo, se si inserisce “The CEO gave an interview”, in francese si potrebbe ottenere “Le PDG a donné une interview”. “Le PDG” (CEO) è maschile e ciò lascia intendere che gli amministratori delegati siano sempre uomini.

Affrontare i pregiudizi di genere nella traduzione automatica è un processo continuo. I modelli di apprendimento automatico devono essere addestrati da insiemi di dati diversi che riflettano l’inclusività di genere. Inoltre, la collaborazione tra linguisti, sviluppatori e comunità in generale è essenziale per identificare e correggere gli stereotipi. Così facendo, possiamo garantire che le nostre traduzioni non solo siano accurate, ma anche inclusive e rispettose di tutte le identità di genere.

 

Spianare la strada all’inclusività: passi da compiere per i professionisti del settore linguistico

Come professionisti del settore linguistico, possiamo adottare diverse misure per garantire che le nostre traduzioni siano gender-neutral e inclusive. La consapevolezza e la formazione continua sono fondamentali; rimanere informati sulle pratiche linguistiche gender-neutral ci aiuta a perfezionare le nostre competenze. Anche l’uso di termini inclusivi, quando possibile, è fondamentale. Consultare guide di stile e risorse che sottolineano l’inclusività del linguaggio è un altro approccio efficace. Inoltre, la promozione di un cambiamento all’interno dei nostri ambienti professionali può portare a una più ampia adozione di un linguaggio inclusivo nelle comunicazioni.

La neutralità di genere nella traduzione non è solo una preferenza linguistica, ma una responsabilità sociale. Scegliendo un linguaggio inclusivo, possiamo creare traduzioni che rispettino tutti gli individui, indipendentemente dalla loro identità di genere.

In questo Pride Month, impegniamoci a rendere le nostre traduzioni più inclusive, assicurandoci che le parole che usiamo contribuiscano a un mondo più rispettoso.

Buon Pride Month! Celebriamo la diversità e l’inclusività in tutte le sue forme, compreso il linguaggio che usiamo ogni giorno.

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