
20 Mag Che cos’è il bleisure? Vi racconto il mio viaggio a New York
Mai sentito parlare di “bleisure”?
Si tratta di una tendenza che da qualche tempo si è diffusa nel mondo del business per rispondere all’esigenza di trovare un nuovo equilibrio tra vita lavorativa e vita personale e che trova finalmente il suo nome nel neologismo inglese bleisure, appunto.
Il termine nasce dalla combinazione tra viaggio d’affari (dall’inglese business) e viaggio di piacere (leisure) e, un po’ come selfie, definisce, finalmente in maniera ufficiale, nuove tendenze e nuovi stili di vita. Ma che cos’è esattamente il bleisure? Semplice, si tratta di aggiungere qualche giorno di vacanza ai viaggi di lavoro.
Scena vista e rivista: il capo ci chiede di prendere un aereo diretto ad Atene il giovedì per andare a una conferenza che si terrà il giorno dopo. Nessun problema… se non fosse che ha prenotato il biglietto di ritorno per la sera stessa e che l’aeroporto non è esattamente l’attrazione principale che speravamo di visitare. Per fortuna i tempi stanno cambiando e, con loro, anche i viaggi di lavoro. L’idea di base è abbastanza semplice. Se i dipendenti sono contenti, rilassati e ispirati, al ritorno in ufficio saranno pieni di nuove idee ed energie per riprendere al meglio la routine quotidiana. Ha senso, no? Io penso proprio di sì.
Non so voi ma, personalmente, adoro viaggiare e ammetto che non mi piace tornare a casa senza aver approfittato al massimo di ogni singolo minuto delle mie giornate all’estero… mai sentito parlare di FOMO? Proprio lei, la paura di perdermi qualcosa, che ogni tanto si fa sentire, soprattutto durante i viaggi.
Creative Words e la bleisure
Per fortuna, lavoro in un’azienda che non solo accetta il bleisure ma lo incoraggia attivamente e, in ufficio, mi piace definirmi ambasciatrice ufficiale del nuovo trend. Curiosi di sapere la destinazione del mio ultimo viaggio di lavoro? Date un’occhiata alla foto e ditemi se non sareste tentati anche voi di prolungare il vostro prossimo viaggio di lavoro di un paio di giorni…
L’avete riconosciuta? È lei, la Grande Mela. Ebbene sì, tra riunioni di lavoro e conferenze, sono riuscita a ritagliarmi qualche ora per godermi appieno la città che non dorme mai. Anche se mi rendo conto che un po’ lo meriterei, l’intenzione di questo post non è sicuramente di attirare l’invidia di nessuno di voi.
Anzi, quello che voglio dire è che, pur essendo domenica sera, nonostante le valigie ancora da disfare e i rimasugli di jet lag da smaltire, sono qui a scrivere questo post, a controllare qualche e-mail di lavoro e ad appuntarmi qualche idea che mi è venuta in mente mentre facevo due passi qui.
Conclusioni
Se, come me, avete la fortuna di lavorare in un’azienda che incoraggia il bleisure, approfittate al massimo di ogni viaggio di lavoro, senza aver paura di chiedere il permesso al capo. Potrebbe essere utile girargli questo post per suggerirgli che un viaggio di lavoro è ancora più utile se si torna in ufficio con nuovi stimoli e nuove idee. Tornando a me, nonostante al momento la stanchezza si faccia sentire e l’idea di salire su un altro aereo in questo momento sia tutt’altro che piacevole, non vedo comunque l’ora di partire per il prossimo viaggio d’affari.
Appuntamento al prossimo bleisure?
Questo articolo è stato scritto da Daniela D’Amato, Operations Manager di Creative Words